2021-11-18 10-12-37

Thangka – Yama Dharmapala e il ciclo della Vita – 37.5×31 cm

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L’etimologia della parola “Thangka” è dipinto con superficie piana o più convenzionalmente, messaggio arrotolato.
Tradizionalmente, i monaci e i lama tibetani usavano i thangka per portare gli insegnamenti alla popolazione. Poiché sono dipinti su pergamena, cotone o altri materiali morbidi, sono stati facilmente trasportati e srotolati, ad esempio in un villaggio lontano dal monastero. Gli abitanti del villaggio si riunivano nella piazza principale attorno ad un lama, che indicava con un bastone le diverse illustrazioni del thangka, affinchè potesse trasmettere la conoscenza.
In generale nei thangka vengono illustrate : la vita del Buddha, il ciclo della vita, le rappresentazioni di divinità.

La realizzazione materiale di un thangka, come del resto avviene per la maggior parte dell’arte buddista, è di natura altamente geometrica. Braccia, gambe, occhi, narici, orecchi e vari utensili rituali vengono tutti posti su una griglia sistematica di angoli e linee, intersecandosi.
Il procedimento appare molto scientifico, ma spesso richiede una conoscenza molto profonda del simbolismo della scena che si sta dipingendo, onde coglierne l’essenza o lo spirito.

Utilizzo : Meditazione, Feng Shui, Energia Positiva, Buon Auspicio, Collezionismo, Arredamento, Interior Design.

Il materiale del dipinto è tela di cotone, ed i colori sono pigmenti solubili in acqua, sia di minerali che di materiali organici, temperati con una soluzione di erba e colla.

Thangka – Yama Dharmapala e il ciclo della Vita

Questo thangka rappresenta il ciclo della vita, parla quindi di varie realtà sperimentabili e la possibilità di uscire al di fuori, del ciclo delle reincarnazioni. Le realtà sono sei, ed ognuna è caratterizzata da esperienze più o meno piacevoli. Le realtà, per propria funzione, mettono alla prova le virtù dello sperimentatore, ritrovandosi ad affrontare situazioni tendenzialmente viziose e “magnetiche”. Lasciarsi trasportare da queste situazioni dà luogo alla sperimentazione di diversi attitudini ed atteggiamenti che hanno come seme l’ignoranza, come per esempio: ira, brama, avidità, invidia, paura ecc… Queste attitudini producono un “Karma svantaggioso”, che determina il ripetersi di situazioni scomode ed incomprese, nonché l’incarnazione in determinate realtà. Quindi ogni realtà per quanto piacevole possa essere, propone situazioni ed aspetti “attraenti” che trattengono lo sperimentatore fino alla necessaria risoluzione, ovvero fino al raggiungimento del discernimento e della comprensione di questi aspetti, giungendo alla conseguente consapevolezza. Questa è la liberazione.

Le sei realtà si suddividono in due categorie, una superiore ed una inferiore.
Le tre realtà superiori :
– Realtà dei semi-dei o Asura : propone un ambiente gradevole, ma stimola l’invidia verso gli Dei, nella realtà soprastante. Quindi il desiderio e la brama spingono al conflitto e al contrasto verso la realtà degli Dei. In diverse rappresentazioni queste due realtà non hanno un confine totalmente separatorio, proprio ad indicare che sono legate da un aspetto di dominio.
– Realtà degli Dei o Deva: propone un ambiente estremamente gradevole, ma in parte, gli Dei, si vedono impegnati alla difesa del proprio regno, ed alcuni sono presi nel compiacimento di continui piaceri sensoriali. Gli esseri di livelli superiori possono raggiungere uno stato piatto, di black-out, senza provare più, ne piacere ne sofferenza.
– Realtà del mondo o dell’essere umano: questa realtà è la più avvantaggiata rispetto le altre cinque. Proprio perché è l’unica che propone tutte le situazioni sperimentabili nelle altre realtà. Questo significa che l’essere umano può esperire tutti i piaceri e tutte le sofferenze, che si ritrovano in modo più intenso nelle altre realtà. Un sistema equilibrato di esperienze. Si potrebbe anche presupporre che è un trampolino di lancio verso la fine del ciclo delle reincarnazioni, dove è possibile portare a conclusione diversi aspetti del ciclo della vita in un’unica esperienza di vita.

Le tre realtà inferiori :
– Realtà degli inferi : propone esperienze molto dense, estreme ed intense, infatti vengono raffigurati scenari infuocati e ghiacciati, che rappresentano le difficoltà estreme da esperire. Le concause di queste situazioni da esperire, sono l’ira furibonda e l’angoscia che indicano una mente fuori controllo. Questa realtà è abitata dalla divinità della morte Yama, che funge da guardiano e giudice, soppesando il Karma non realizzato fino l’ultima realtà esperita.
– Realtà famelica o lussuriosa : propone situazioni miserevoli dove gli esseri che la abitano sono mossi dall’avarizia e dall’avidità con situazioni profondamente impulsive. Hanno quindi una fame ed una sete insaziabili, e con grande difficoltà riescono a procurarsi il nutrimento. Le raffigurazioni di demoni in questa realtà, rappresentano l’ostacolo verso il nutrimento. L’atteggiamento lussurioso, nella realtà dell’essere umano, è un aspetto che deriva dalla realtà famelica, perché indica fame e brama di attenzione ed importanza.
– Realtà del mondo animale : l’esperienza di questo reame è in funzione all’aver servilmente perpetuato e seguito il desiderio dei sensi. L’esperienza è volta alla compensazione di ciò. L’animale rappresenta quindi la servilità, lo sfruttamento da parte degli esseri umani, la preoccupante esperienza di essere braccato, la necessità di un riparo, l’uso della forza per sopravvivere.

Questi sei stati di esistenza si possono anche interpretare come particolari stati di coscienza, esperibili proprio in questo momento nella condizione di esseri umani. In altre parole, le sei realtà sono analoghe alle esperienze fatidiche o piacevoli della vita. Dal momento che si esperisce e si comprende al 100% ognuna di queste realtà è possibile uscire dal ciclo delle reincarnazioni. Gli esseri illuminati all’interno dei sei settori delle realtà, rappresentano proprio questo: la realizzazione totale di quella realtà e delle situazioni annesse.
Più internamente ci sono due sezioni che rappresentano l’acquisizione di karma positivo sulla mezzaluna di sinistra, e di karma negativo sulla mezzaluna di destra. Gli esseri all’interno di queste sezioni, rappresentano l’ascendere o il discendere nelle forme delle diverse realtà.  Ancora più internamente sono presenti tre animali, che generalmente si mordono la coda, e rappresentano tre aspetti insiti in ogni essere umano, che sono la causa di ogni sofferenza e insoddisfazione : ignoranza (maiale), desiderio (piccione) ed ira (serpente).
Avere il controllo di questi tre aspetti ci consente di fare buone azioni e di acquisire buon Karma e quindi di proseguire il viaggio ascendendo ai reami superiori,o di concludere il ciclo della vita. Il mancato controllo di questi tre aspetti, porta ad una mancata comprensione delle situazione vissute, e quindi comporta la ripetizione di eventi o della realtà appena esperita, oppure al discendere.

Le 12 sezioni più esterne sono chiamati “anelli” perché descrivono le varie conseguenze che portano ad esperire le varie realtà.

La divinità che sostiene il ciclo della vita si chiama YAMA ed ha il compito di valutare e giudicare l’operato nelle varie realtà ed il corretto svolgimento del ciclo della vita, facendo vivere le esperienze mancati al fine di uscire al di fuori del ciclo della vita.

Gli esseri al di sopra di Yama simboleggiano la possibilità di uscire al di fuori del ciclo della vita, e rappresentano due Nobili Verità : la cessazione della sofferenza e il sentiero dello sviluppo spirituale che conduce a questa cessazione.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 37,5 × 31 cm

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